Bonifica Amianto - DCF Group
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BONIFICA AMIANTO
BONIFICA
AMIANTO
Divisione Ecologica
Bonifica Amianto – Unità Decommisioning

L’esperienza maturata e la costante applicazione nel settore hanno consentito alla società l’ottenimento dell’iscrizione all’Albo Gestori Ambientali nella categoria 9 classe A (categoria bonifica siti contaminati classe illimitata).
La società dispone di uno staff tecnico altamente specializzato nella redazione di progetti di bonifica, analisi del rischio sito-specifico e controlli e monitoraggi in situ mediante utilizzo di tecnologia all’avanguardia e specificatamente di settore.

La società De Cristofaro Srl è iscritta all’Albo Gestori Ambientali nella categoria 10 A-B classe C per la rimozione di materiali contenenti amianto sia in matrice compatta che in forma friabile.

PERICOLOSITA’

Con il termine amianto o asbesto si individuano una serie di minerali conosciuti da tempo per le proprie caratteristiche fisiche e tecniche e molto utilizzate fino ai primi anni novanta in diversi ambiti applicativi. In natura esistono diversi tipi di amianto che possono essere suddivisi in due macro famiglie:

• Serpentino;
• Anfiboli.

La pericolosità dell’amianto è legata alla sua capacità di rilasciare nell’aria fibre estremamente fini che possono essere inalate dall’uomo. La fibra di amianto è invisibile all’occhio umano, è molto leggera e permane a lungo sospesa nell’aria. Da ciò risulta chiaro il perché l’amianto in matrice compatta risulti meno pericoloso dell’amianto in forma friabile; quest’ultimo rilascia molto più facilmente fibre nell’aria.

Una volta inalata, la fibra di amianto è in grado di causare numerose malattie, anche mortali, tra cui si possono annoverare: le placche pleuriche, l’asbestosi, il carcinoma polmonare e il mesotelioma.

IMPIEGO

L’impiego dell’amianto è legato soprattutto al cosiddetto fibro-cemento o “eternit”, che ha avuto in passato una diffusione molto vasta. Pur essendo un MCA (materiale contenete amianto) in matrice compatta, la sua pericolosità è data anche dal suo vastissimo utilizzo in passato per la realizzazione di coperture a basso costo.
Oggi le lastre ondulate in fibro-cemento per legge non sono più prodotte e installate, rimane però il problema delle migliaia di metri quadri di lastre esistenti tuttora sul territorio nazionale e presenti prevalentemente in coperture di capannoni industriali e agricoli oltre che su molti edifici civili.

Tuttavia, ad oggi, non è ancora raro imbattersi in bonifiche di amianto in forma friabile.

METODO

Il contesto prevalente è il decommissioning di edifici industriali dismessi ove, MCA in forma friabile, possono essere rinvenuti ad esempio nelle guarnizioni e nelle coibentazioni di tubazioni, caldaie, forni, ecc…
La bonifica di MCA in matrice friabile richiede maggiore attenzione e specializzazione da parte delle aziende impiegate direttamente nell’attività di bonifica nonché la dotazione di particolari attrezzature/strumentazioni di lavoro.
Generalmente per la rimozione di questi materiali si procede alla realizzazione di un confinamento dinamico attorno al manufatto da bonificare, confinamento realizzato mediante l’installazione di idoneo telo in polietilene che delimiti e sigilli l’area di lavoro. Si parla di confinamento “dinamico” poiché l’area sigillata mediante il telo in polietiliene, che di fatto costituisce un confinamento “statico”, viene messa in depressione mediante apposito estrattore d’aria dotato di filtri HEPA. Tale confinamento viene collaudato mediante prova fumi prima dell’inizio delle attività di bonifica. Anche l’accesso al confinamento è pianificato e controllato. Si procede, infatti, all’allestimento dei seguenti locali all’esterno dell’aria confinata:

• Locale incontaminato, ove avviene la vestizione del lavoratore;
• Locale doccia;
• Locale di equipaggiamento, ove avviene la svestizione del lavoratore in uscita dal confinamento.

I TRE METODI DI BONIFICA PER I MCA

Nel DM 09/09/1994 sono indicati tre metodi di bonifica per i MCA. A causa dei suoi effetti deleteri, l’amianto oggi è stato bandito da tutti gli impieghi grazie alla legge 257/92 che ne vieta la produzione e l’utilizzo. Delle modalità di bonifica si occupa anche un intervento legislativo successivo, il decreto ministeriale del 6 settembre 1994, che individua tre precise tecniche di intervento, obbligatorie nel caso in cui il tecnico che ha svolto il censimento e valutato il rischio abbia provveduto a dichiarare il materiale contenente amianto come particolarmente pericoloso in ordine alla sua conservazione. Le tre tecniche di bonifica descritte nel decreto sono: Incapsulamento, confinamento e rimozione. Il miglior metodo di bonifica va scelto di volta in volta. E’ innegabile che sia generalmente preferibile procedere alla rimozione in quanto la fonte del rischio viene definitivamente rimossa e non sono necessari interventi di controllo e manutenzione nel tempo, tuttavia nelle attività di rimozione il lavoratore manipola il MCA e, di conseguenza, si può causare il rilascio in ambiente di fibre di amianto.

PIANIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI

Le attività di bonifica vanno adeguatamente pianificate mediante sopralluoghi, rilevazioni fotografiche e prelievi di campioni. Inoltre le modalità di bonifica in ogni loro dettaglio devono essere condivise con l’ente competente mediante la redazione di un piano di lavoro (art. 256 D.Lgs. 81/08 e ss.mm.ii.) da presentare all’A.S.L. competente e la predisposizione di dispositivi di protezione sia personali sia delle aree di lavoro.

Best Practice
Bonifica da copertura in lastre di fibro-cemento – Impianto industriale “ex Molino e Pastificio Sacco” comune di Lucera (FG)

Un esempio di bonifica di MCA in matrice compatta è costituito dalla bonifica eseguita dalla De Cristofaro srl presso il sito industriale dismesso “ex Molino e Pastificio Sacco” comune di Lucera (FG), ove tra il 2015 e il 2016 sono stati rimossi circa 20.000 mq di lastre di fibro-cemento. La rimozione è avvenuta mediante la propedeutica applicazione sulle lastre di apposito prodotto incapsulante certificato e la successiva rimozione con attrezzature manuali a bassa velocità delle lastre. Queste sono state successivamente confezionate ed etichettate per il successivo trasporto presso discarica all’uopo autorizzata. La copertura è stata sostituita con una di nuova concezione costituita da lana di vetro e lamiera grecata in lamiera zincata.

Best Practice
Bonifica di MCA in forma friabile – Demolizione dell’ex deposito AGIP fuel di Barletta (BAT)

Nell’ambito delle attività di decommissioning dell’ex deposito AGIP fuel di Barletta, nel 2014 si è proceduto alla rimozione di alcune guarnizioni in MCA in forma friabile posizionate all’interno di accoppiamenti flangiati delle linee di trasporto degli idrocarburi.
A tal uopo è stato realizzato un confinamento dinamico posto in depressione mediante estrattore con filtri HEPA all’interno del quale si è proceduto all’apertura degli accoppiamenti flangiati e alla rimozione delle guarnizioni. Come previsto si è provveduto al preventivo collaudo del confinamento e all’allestimento dei locali incontaminato, doccia e di equipaggiamento.